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martedì 20 gennaio 2015

Nicola Zingaretti, governatore del Lazio

Il governatore della regione Lazio parla della sua carriera, dellingenuità dei dirigenti del PD e di cose che non sa spiegarsi.

Intervistatore: Su Wikipedia c’è una pagina lunghissima a lei dedicata. La sensazione che se ne ricava è che lei nella sua carriera abbia trovato sempre un qualche ente o organizzazione da presiedere, o di cui essere segretario. Praticamente non ha mai fatto in tempo a lasciare una poltrona che già ne trovava unaltra.
Zingaretti: Beh, detto in tutta franchezza, non sono uno che fa molta attività fisica, sono piuttosto un sedentario.
I: Questo me lo immaginavo, ma comunque sono affari suoi, per quanto i medici consiglino di muoversi ogni tanto. Ad ogni modo, scommetto che se le domando quale qualità debba avere un politico nellItalia di oggi, lei mi risponde lonestà.
Z: Proprio così, ha indovinato.
I: E poi?
Z: E poi cosa?
I: E poi, voglio dire, cosaltro dovrebbe avere?
Z: Guardi, in tutta sincerità, ritengo che quando c’è lonestà c’è tutto.
I: Veramente pensavo che quella fosse la salute.
Z: Ah, ah spiritoso.

I: No, battuta a parte, forse ha capito dove vuole andare a parare la mia domanda. Un politico può essere onesto, ma poi lasciarsi ingannare da chi onesto non è. Lei per quattro anni è stato segretario dei DS romani e per altri due segretario regionale, con in mezzo la presidenza della provincia, mentre Buzzi se li stava a comprare tutti. Ora, voglio dire, se non vigila il segretario su quello che succede nel partito, chi dovrebbe vigilare?
Z: Le rispondo con quanto ho scritto sul mio sito web, nel messaggio in cui manifesto gratitudine alla magistratura per le indagini in corso: ci vogliono non cento, ma centomila occhi aperti.
I: Sì, lho letto. Ma, comunque cerano alcuni che denunciavano gli intrecci politico-mafiosi fin dal 2011, la stessa cosa hanno fatto i radicali, ci sono state inchieste giornalistiche Tutta gente che di occhi ne aveva solo due.
Z: Se lo dice lei.
I: Glielassicuro. Tutti con due occhi soltanto. Veramente, in questa storia lunico con un solo occhio è il capobanda, il cecato. E anche i militanti delle periferie avevano denunciato che qualcosa non andava. Ecco, non le sembra strano che i militanti delle periferie si accorgano di ciò che lei, come i vari Bettini e Veltroni, non notano nemmeno?
Z: Meno strano di quello che pensa. Sa quante persone incontra ogni giorno un segretario, e quante telefonate, e quante riunioni una distrazione ci può pure stare.
I: Una sì, ma qui le distrazioni sono parecchie e i distratti sempre gli stessi. E non solo non ne avete scovato nemmeno uno di questi disonesti, ma avete lasciato pure che facessero carriera. Insomma, lei come principale responsabile del PD romano non ha pensato di dimettersi?
Z: Ora, dimettermi mi pare una parola grossa. Le ricordo che lei sta parlando con un amministratore che non ha un solo avviso di garanzia sul groppone.
I: Unaltra domanda. Lei ha nominato funzionari anche di altre aree politiche, tra laltro con trascorsi non del tutto impeccabili. Non le sembra che ciò possa alimentare sospetti di consociativismo?
Z: Lei può vederla così, per me si tratta di garantire unadeguata rappresentanza anche alle forze di minoranza.
I: Ma per la rappresentanza delle minoranze non c’è già il consiglio regionale?
Z: Certo, tuttavia dare a esse la possibilità di partecipare al funzionamento della macchina amministrativa è indice di una democrazia in salute. E poi diciamo un’altra cosa, a me non interessa la provenienza, io scelgo i migliori.
I: Questa mi pare di averla già sentita. Ma anche se i migliori hanno qualche pendenza con la giustizia?
Z: Un avviso di garanzia non è una condanna.
I: Anche questa non mi è nuova. Unultima domanda, sempre a proposito dei migliori da lei scelti. Il consigliere Michele Baldi, il suo capolista, in unintercettazione rivolge queste parole al consigliere Gramazio di Forza Italia: gli dici alla tua rete di scrutatori di rispettarmi. Abbiamo capito che il governatore non può sapere tutto quello che fanno i suoi consiglieri, ma secondo lei cosa avrà voluto dire con questa frase?
Z: Cominciamo col dire che secondo me la magistratura deve fare il suo lavoro
I: Che è quello che sta facendo.
Z: Ecco, detto ciò non saprei che altro dire non riesco proprio a capire in che modo la rete di scrutatori di Gramazio poteva rispettare Baldi. Boh

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