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sabato 18 luglio 2015

Carlo Sibilia, responsabile cultura del M5S

Il responsabile per la scuola e l’università del M5S parla dei complotti che non ti aspetti, dei falsi storici che mai avresti immaginato, dei programmi scolastici che verranno con la vittoria del M5S e delle specie animali con le quali ci si può unire.

Intervistatore: Lei è responsabile del M5S per la scuola e l’università?
Sibilia: Esatto.
I: Come mai la scelta è caduta su di lei?
S: A differenza di quanto succede negli altri partiti, nel Movimento la ripartizione degli incarichi avviene su basi esclusivamente meritocratiche. Dunque, chi conosceva le lingue è andato alla commissione esteri, chi aveva un diploma di ragioniere è andato al settore finanziario e io che l’anno scorso ho letto due libri ho ricevuto questo incarico.
I: Capisco. Qualora diventasse ministro della pubblica istruzione...
S: Non qualoraquando, perché il Movimento è destinato a governare questo paese e nessuno potrà impedirlo.
I: OK, quando diventerà ministro della pubblica istruzione, quali saranno le sue principali linee guida?
S: La prima cosa necessaria è una ridefinizione dei programmi e delle discipline per far fronte a quello che è il primo problema della scuola. Ha presente a cosa mi riferisco?
I: Veramente no. Ognuno ha le sue idee circa i problemi della scuola. Anzi, si direbbe che nella scuola abbiano origine di tutti i problemi della società.
S: Sì, ma il problema principale è il distacco che la separa dalla società.
I: Ha già qualche idea precisa?
S: Certo, siccome il nostro obiettivo è formare cittadini consapevoli, per prima cosa introdurremo una nuova materia: lo studio dei complotti.
I: Molto interessante. Ne deduco che i libri di storia in uso ne risentiranno.
S: Questo è poco ma sicuro. Episodi chiaramente inventati come lo sbarco sulla luna o la scoperta dell’America andranno riscritti.
I: Pure la scoperta dell’America?
S: Certo, c’è voluto qualche secolo, ma alla fine anche questo complotto è stato svelato. Cristoforo Colombo non ha scoperto un bel niente. Di conseguenze il suo nome andrà cancellato non solo dai libri di storia, ma anche da tutte le vie e da tutti i luoghi a lui intitolati. 
I: Ci sono altri fatti da rivedere?
S: Hai voglia se ce ne sono! Sui campi di concentramento, per esempio, ci sono troppe versioni discordanti. Noi istituiremo una commissione con l’incarico di verificare cosa effettivamente sia successo.
I: E poi?
S: Poi, anche quegli episodi manipolati dagli storici di parte andranno riscritti.
I: Si riferisce anche al fascismo per caso?
S: Anche. La dittatura va vista nella sua giusta luce e senza pregiudizi. Ad esempio, ci sono molte ombre sul delitto Matteotti. Anzi, a dirla tutta non si può nemmeno escludere la pista del suicidio.
I: Questa veramente non l’avevo mai sentita.
S: Si fidi di quello che le dico. Ho consultato alcuni documenti nell’archivio del ministero degli interni e su un fascicolo, accanto alla dicitura “delitto Matteotti” stava un grande punto interrogativo. Secondo lei non significa niente?
I: Un punto interrogativo mi sembra un elemento un po’ fragile per trarre delle conclusioni. Comunque, andiamo avanti. Il suo nome è associato spesso a iniziative un po’ originali contro il cosiddetto Club Bilderberg.
S: Sì, seguo le loro attività da quando ho cominciato a fare politica perché loro stanno dietro tutto ciò che succede nel nostro mondo. Il mese scorso a Vienna stavamo per raggiungere la loro sede, ma ci siamo accorti che qualcuno ci seguiva. Noi siamo convinti che fosse la polizia.
I: Perché?
S: Perché so sono presentati come unità mobile di salute mentale. Si rende conto cosa sono capaci di inventarsi?!
I: Sì, me ne rendo conto. Quindi la sua vocazione, se ben capisco, è svelare i complotti.
S: Esatto, aprire gli occhi ai cittadini! Dire le cose come stanno! Far loro capire che il complotto è ovunque! Ma lei pensa che al ristorante le diano quello che chiede? No, sono piatti travestiti. Pensa che quando ordina i cannelloni sono veramente cannelloni quelli che le portano? No, sono lasagne arrotolare! Pensa che i piddini siano persone normali? No, sono rettiliani che si stanno impadronendo del paese. Capisce perché non ci alleiamo con loro? Lei farebbe un’alleanza coi rettiliani?
I: No, coi rettiliani no. 
S: Bravo! Capisce adesso l’importanza per i bambini di studiare fin da piccoli i complotti? 
I: Beh, non so, forse si potrebbe aspettare che crescano un po’… Ma mi permetta un’altra domanda. In che senso il restitution day è stato l’atto più rivoluzionario dopo l’omicidio di Falcone e Borsellino? Voglio dire, cosa c’è stato di rivoluzionario nell’omicidio di Falcone e Borsellino? 
S: Non ne ho la più pallida idea.
I: Ma sono parole sue?
S: Sì, ma il fatto che le abbia pronunciate, non significa che le abbia pure capite. Non sta scritto da nessuna parte che uno debba capire quello che dice.
I: Tra le altre sue proposte, vi è stata anche il matrimonio tra specie diverse. Per curiosità, se passasse questa legge, lei col rappresentante di quale specie animale contrarrebbe matrimonio?
S: Io personalmente sposerei un’asina.
I: No, dico tra specie diverse.
S: Ha ragione, mi sono confuso, allora forse sceglierei una capra.
I: Nella sua proposta, però, specifica: purché consenziente. Ecco, come farebbe a essere certo che la capra ci sta?
S: Ma che domande mi fa?! Se una capra ci sta te lo fa capire. 

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