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giovedì 13 agosto 2015

Silvia Virgulti, comunicazione a 5S

La consulente di comunicazione del M5S parla dei parlamentari di cui si occupa, di come trasformare gli immigrati in voti, delle differenze tra elettore grillino ed elettore di Salvini e della programmazione neurolinguistica applicata alla politica.
Intervistatore: Parliamo di comunicazione del M5S. Sembra che mentre negli altri partiti gli addetti alla comunicazione abbiano il compito di dire quello che pensano i parlamentari, nel gruppo dei 5S siano i parlamentari a dire quello che pensano gli addetti alla comunicazione. E’ così?
Virgulti: E’ così. Bisogna però precisare che gli addetti alla comunicazione dicono quello che pensano i vertici del partito.
I: Cioè Grillo e Casaleggio.
V: Più il secondo che il primo. Il primo è il megafono, più che pensare, parla.
I: Quale opinione si è fatta della pattuglia di parlamentari del M5S nel corso di questo anno?
V: Gente valida e motivata, ma che ha bisogno di essere guidata per non cadere nelle trappole del palazzo.
I: Eppure non tanto sprovveduti da non provare a fare fuori la responsabile delle comunicazione alla Camera?
V: Si sbaglia. Proprio quando hanno cercato di licenziare Loquenzi hanno dimostrato tutta la loro avventatezza. Voglio dire, tu stai in parlamento per virtù dello spirito santo, che non è lo spirito santo che sta in cielo, bensì quello che sta a Milano, e che fai? Provi a cacciare una che è stata messa dove sta proprio dallo spirito santo? Le sembra un’operazione di gente scaltra?
I: No, in effetti ha ragione, non mi sembra proprio.
V: Ecco, e con quale risultato? il risultato è stato che la mattina hanno votato una cosa e la sera hanno dovuto votare il contrario. Persone dotate di un minimo di accortezza non ci avrebbero nemmeno pensato a una cosa del genere, avrebbero capito a quale figura andavano incontro. Ma lasciamo perdere…
I: Significa che si sono giocati la candidatura?
V: Mah… veda un po’ lei. Conosce persone che hanno vinto la lotteria due volte di seguito?
I: Veramente non ne conosco che abbiano vinto nemmeno una volta, però mi pare di capire dove vuole arrivare.
V: Ecco, questi la lotteria l’hanno già vinta una volta. Ma se non sai amministrare il capitale, è difficile che la sorte ti faccia vincere di nuovo.
I: Eppure anche lei ha criticato le sparate di Grillo e il cappellino di Casaleggio dopo la sconfitta delle Europee?
V: Non è la stessa cosa. Io ho fatto autocritica per conto di Grillo e Casaleggio, poiché loro sono piuttosto riluttanti a fare tale esercizio e quindi hanno delegato me, facendo nello stesso tempo la figura di leader tolleranti.
I: Mi hanno colpito molto, ma non credo di essere il solo, le sue istruzioni circa alcuni temi di attualità filtrate nelle scorse settimane.
V: Cioè quelle sugli immigrati.
I: Esattamente. Mi sono sembrate affermazioni molto ciniche.
V: Stiamo parlando di formazione politica, non di catechismo. Ci sono occasioni che non vanno perse. Il crimine di un immigrato è un crimine per la cronaca, ma per la politica è un’occasione.
I: E quindi?
V: E quindi come tutte le occasioni puoi perderla o sfruttarla. La perdi facendo come fa la sinistra umanitaria, cercando di capire, portando giustificazioni, dicendo di non fare di tutta l’erba un fascio, ecc… Atteggiamento nobile quanto si vuole, ma che insieme all’occasione ti fa perdere pure tanti voti. L’occasione invece la sfrutti facendo come fa Salvini. Non sarà nobile e democratico come gli altri, ma ha il vantaggio di portarti una botta di voti.
I: Pochi ragionamenti e molti slogan, se ho ben capito.
V: Non pochi, nessun ragionamento. I ragionamenti in questi caso sono tempo perso. Già la gente ragiona poco di suo, in situazioni in cui entra in gioco l’emotività, poi, ragiona meno di un mulo.
I: Allora qual è alla fine la differenza tra il parlamentare 5S e Salvini?
V: Nella sostanza, nessuna. Nella forma, enorme. Il nostro parlamentare deve dire le stesse cose che dice Salvini ma in maniera più intelligente, perché tra il nostro elettore e quello di Salvini ci passa un ciclo di studi di differenza. Cavalcare rabbia e paura, ma con maggiore furbizia.
I: Ha studiato Machiavelli per caso?
V: No, ma ho studiato un libro di programmazione neurolinguistica.
I: Di cosa si tratta?
V: La PNL insegna che gli esseri umani sono programmabili in vista del raggiungimento di determinati obiettivi.
I: Come dei robot?
V: Non proprio. Secondo i fondatori della disciplina, questa formazione ha l’obiettivo di una vita più piena e più autentica. Tuttavia, noi coach che ci occupiamo di ambiti specifici, nel mio caso la politica, possiamo per così dire dare una sterzatina verso quelli che sono i nostri obiettivi. 
I: Quindi manipolare le persone?
V: Lo dice come se fosse una brutta parola. In fondo, ogni influenza esercitata da un individuo su di un altro è manipolazione. La nostra, almeno, è manipolazione a fin di bene.
I: E come si svolge praticamente?
V: Principalmente si basa su corsi di motivazione, ma per il futuro stiamo pensando di integrarli con sedute di ipnosi collettiva. La PNL se realizzata in maniera efficace può addirittura consentire a una persona di dimenticare il suo passato, alcuni per esempio arrivano a negare di aver fumato anche davanti alle foto che li ritraggono con la sigaretta in mano. 
I: Ma cosa dovrebbero dimenticare i parlamentari 5S?
V: Semplice, di aver avuto pensieri propri prima di aderire al Movimento.

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5 commenti:

  1. Però! trasformare i parlamentari grillini in delle marionette, come se già non lo fossero abbastanza.
    Questa tecnica andrebbe usata anche da Renzi visto che perde voti e chissà che usa Salvini

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    1. Perchè secondo te Renzi non usa tecniche di "storytelling" di derivazione "piennellistica"???? :-D

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  2. Silvia mi ha appena confermato di non aver MAI rilasciato questa intervista. QUALCUNO E' NEI GUAI ADESSO. Tanti auguri :-D

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    1. prendiamo il commento per un complimento, perché se la satira viene scambiata per vera dai diretti interessati, vuol dire che è fatta bene. Il sito si chiama interviste possibili. Non è una parola difficile: possibili. Non significa reali. Ma forse questo commento è satira della satira, metasatira, e allora ci hai tratto in inganno. In questo caso complimenti a te.

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    2. "prendiamo il commento per un complimento" --> Come volete, tanti auguri. Chissà che "satira". Avrete modo di sfoggiare i vostri cari "reframe" di stampo piennellistico, D'altro canto, "cadere" è sempre occasione di rialzarsi non è vero? Anche questo è un "reframe". La frittata non sempre ricade in padella quando la fai saltare, talvolta cade sul pavimento.

      In bocca al lupo.

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